Incremento della produttività nel medio-lungo periodo e aumento della retention, ovvero la capacità di “trattenere” i migliori dipendenti, di “conquistare” la loro fedeltà, con conseguente riduzione dei costi per la ricerca e sostituzione del personale, sono questi i dati più rilevanti emersi da una recente ricerca del Gruppo Zurich Assicurazioni.
A quanto sembra, dunque, alle imprese conviene implementare programmi di welfare aziendale, anche perché le novità introdotte dalla Legge di Stabilità 2016 e aggiornati con la legge di Bilancio per il 2017, hanno introdotto un sistema di detassazione, il quale concede numerosi benefici alle aziende che decidono di adottar programmi di welfare per i propri dipendenti. Con questa legge è stata inoltre ampliata la platea di lavoratori che possono usufruire di benefit aziendali molto vantaggiosi, ad esempio per spese sanitarie, di assistenza, di culto sostenute. Questi programmi oltre a fornire vantaggi fiscali alle aziende sono uno stimolo per i lavoratori.
In particolare dal sondaggio condotto dalla Zurich emerge che il 41% delle aziende che ha adottato un sistema di welfare interno prevede un 2017 in crescita, percentuale che sale al 65%, fra le aziende che hanno implementato un sistema di welfare da oltre 5 anni. A questi dati bisogna aggiungere che più di una azienda su tre (il 37,4% per l’esattezza) ha riscontrato un aumento della produttività, a seguito dell’applicazione di adeguate politiche di welfare e il 29,3% una riduzione del turnover del personale. Per quanto riguarda invece il risparmio sulla gestione del personale, emerge che i costi diretti correlati al turnover del personale si riducono nelle aziende che hanno introdotto piani di welfare, attestandosi all’1,5%, oltre 4 punti percentuali in meno rispetto alle aziende che non si sono attivate in tal senso.
Sono dati sicuramente incoraggianti, che mostrano anche se pur timidamente un trend in crescita che lasciano ben sperare per il futuro.